Coazze, ognuno a suo modo

Domenica prossima, a Coazze c ‘è la fiera del “cevrin”, ovvero una capra tipica di qui, davvero molto bella e particolare, che produce formaggi di pregio, gustosi e naturali (Ne ho già parlato nel blog lo scorso anno).Questa volta ho altri impegni per la domenica, così passeggio per la cittadina in un giorno feriale.

È venerdì, e qui a Coazze c’è il mercato. Non una distesa di banchi tipo Crocetta o santa Rita (mega mercati di Torino), ma una dignitosa rassegna di quello che può servire: qualche vestito, cibo, cose per pulire la casa…

Ne approfitto e compro un po’ di cevrin e poi riprendo a bighellonare.

Prendendo una stradina laterale, ecco un orto con delle enormi zucche (buone nella zuppa, nel risotto, nella torta salata, fritta, al forno, bollita…..)

Facendo poi un giro sul viale Italia, verso l’ufficio turistico, ecco il negozio di mobili Bergeretti con una maxi pinza di legno in vetrina. Originale! Di fronte, un negozio tutto nuovo per le bici.

Vicino alla scuola elementare scopro la targa dedicata alla mamma del partigiano, che non avevo mai notato. Certo, povera mamma, come tutte aveva  ansia per il figlio, giustificata alla grande per la situazione di pericolo in cui si trovava.

Ma è stamattina all’ingresso di Coazze che ho notato una vetrina che mi ha colpita per la cura con cui era stata fatta. La panettiera Tiziana Ughetto l ‘ha allestita con  prodotti locali e un po’ di storia del territorio.

Quel “territorio” che qui è tanto sentito ed amato, la casa comune che ci unisce e ci distingue, che ci fa raffrontare e conoscere.

Annamaria Girardi

(foto A. G.)

 

 

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